Quale che sia la grandezza dei nostri pensieri, l’astrattezza, l’abilità e la bellezza della nostra ragione, il sogno finisce sempre per vincere. Non possiamo liberarci dalle impressioni naturali con piaceri forzati, effimeri e artificiali del mondo conoscibile razionale, non oltrepassiamo le proporzioni della nostra natura se non con sussulti di breve durata. La natura non ci ha considerati personaggi importanti dell’universo conosciuto, ha semplicemente ritenuto che una forma armoniosa, una dolce espressione di un volto, e un buon cuore fossero le cose più adatte ai nostri occhi e alla nostra sensibilità, nonostante le affannose aspirazioni verso l’ignoto e l’ideale che da sempre inseguiamo, come un perenne tramonto che confonde l’orizzonte dei nostri sogni e inquieta l'anima, tenera fanciulla.
quanti sogni inattesi
quante attese speranze
quanti desideri incompiuti
e quante vane illusioni
come onde di mare
vuote sono giunte
senza il frangere d’un bacio
alla tua solitaria riva
o tenera fanciulla
il sogno: ideale rappresentazione del sognatore: apparente dimensione dell’unica felicità possibile
Faenza: tramonto dal ponte autostradale (21Marzo)
Molto bella la tua riflessione ....per accompagnare una poesia dalle parole tenerissime ...Buona domenica caro Gabriel ...
RispondiEliminaciao cara Bianca, scusa il ritardo, solo ora ho la possibilità di rispondere. Abbraccio forte:-)
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