nel giorno e nella notte
mi ancoro nel cielo
oceano di mari senza fine
e torna a cadere un parola
feconda di mille vocali e consonanti
torna il canto d’una voce senza suono
nella poetica geometria di stelle
e torna a ricadere un cuore
perduto nel piano deserto della luna
torna il giorno
e sempre desta l’alba un nome
cento e cento volte scritto
nelle compiute curve d’arcobaleni
e mille e mille volte urlato
in un sogno sciroccato di deliri
torna la notte
tacita volta d’anima dannata
e torna a ricadere una parola
su infinita ghirlanda d’astri
e fra mille vocali che si spengono
una sola si accende consonante
ch’io leggo come Caro amore
e tutto congiunge in Armonia
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