mercoledì 24 giugno 2015

Eme senz'anima



dipingi di amore un'ombra e quella sarò io, dipingi di grossolanità una luce e quella sarai tu


mi hai spento l’amore
il sorriso
la parola
il desiderio
sulle brace di una passione
hai gettato acqua
e quel tuo sangue
che era dentro di me
l’hai cinicamente anemizzato
sono un ferro ossidato
prigioniero di un Eme senz’anima


domenica 21 giugno 2015

Datemi



donare senza chiedere, senza riflettere e senza ricevere nulla di gratificante per l’anima, è essere in armonia con l’universo e soli sulla Terra

datemi una fede incrollabile
ve la pago generosamente
datemi una guida
che io possa ciecamente seguire
che ciecamente mi metta in pace
con me stesso e gli altri
datemi un amuleto
datemi un feticcio
datemi una cosa qualunque
in cui stringere le mani
o datemi una donna
e poi altre ancora
per dimenticare le precedenti
per appagare il bisogno d’amore
che nasce dall’odio
di un mondo crudele
datemi un mago
datemi una strega
datemi un mito che duri
datemi un quieto cielo
datemi montagne da scalare
datemi anche un arido deserto
datemi anche un mare in tempesta
dove poter naufragare lontano 
dalle scure terre dell’indifferenza

Oceano Indiano durante la ricerca del  volo 
scomparso mh370 della Malaisyan airlines
Foto presa da: videoincredibili.it


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giovedì 18 giugno 2015

L'espiazione



un sensibile danno in amore lascia sempre una profonda ferita,  riparabile per chi la procura con l'espiazione fisica e morale


non rinunci 
agli artigli della vita
che ti strappano
brandelli  di carne
e offri il tuo corpo nudo
silente al sacrificio
per la tua espiazione


domenica 14 giugno 2015

Il gioco e la curiosità



Di quando in quando mi sovviene di quella nostra bella, triste e incompresa vicenda: il gioco iniziale le gite fra le montagne, la passeggiata notturna in riva al mare, le lunghe lettere, la gita fuori città e i ragazzini sopraggiunti improvvisamente che mi salvano dalle tue irrefrenabili aperture, poi l'esclamazione:"Vieni ho bisogno di te."
L'attesa in quella stanza sulla riva dello stesso mare, quindi il ritorno, il treno, il vaporetto e il pranzo al Lido ancora deserto. La mia era un'avventura, una semplice curiosità, un pretesto per scrivere una parentesi di vita come altre, complicata da quell'intreccio di lettere che intricavano le tue idee, le tue sensazioni, il tuo interesse. E il gioco per te diventò una cosa seria, come le tue lacrime che erano lacrime di felicità, per esserti sentita con me una donna con le ali che poteva esplorare luoghi di mondi prima sconosciuti, lacrime che bagnavano le aride zolle di un cuore da tempo indurito alle emozioni. Un gioco per te meraviglioso ch'io male interpretai. Il benevolo e complice sole che sorridente illuminava il gioco s'oscurò e l'oscurità divenne il tuo assoluto silenzio che castigò la mia curiosità.

dal mio guardino

venerdì 5 giugno 2015

Luce nella notte



ogni notte una nuova luce, e una vecchia che lenta si spegne nell’attesa di un amato ritorno