giovedì 24 settembre 2015

La prima volta


ti tenni fra le braccia
quel meriggio solare
distesi sul caldo letto
di spighe dorate
e quando te ne andasti
continuai a sentire 
la vita di quell’abbraccio
innocente ti cingevo
inconsapevole d’una magia:
una mano accarezzava
cappelli confusi nel grano 
mentre miravo il tenero solco
delle tue languide colline
e tutto
quando l’altra sognava complice 
un tuo scolpito piedino
per salire lenta al ginocchio
e su per le candide colonne
per discendere e risalire
come volo di gabbiano voluttuoso
mentre il piacere delle dita
scorreva lungo il corpo
nudo per la prima volta



2 commenti:

  1. Quanto romanticismo ...quanta dolcezza ...e quanta poesia traspare da queste tue delicate parole ...con il pensiero sono ritornata in dietro nel tempo allor'che si poteva ancora correre e...nascondersi nei campi di grano ...

    Caro Gabriel ..per te ...una bella giornata ...colma di sole come questo bellissimo campo di grano ...splendente come il sole ...mette gioia nel cuore

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    1. ciao Cara Bianca, scusa se rispondo in ritardo. Sono contento di vederti qui. Grazie del commento. Abbraccio:-)

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